Uno sguardo generale
Il nostro nuovo nemico è stato catalogato come SARS-CoV-2, più comunemente conosciuto come Coronavirus, il quale ha scatenato una pandemia estesa a tutto il territorio mondiale ed in continua evoluzione ed espansione (per osservare i dati aggiornati, clicca qui).Questo virus colpisce in maniera molto profonda il sistema respiratorio, causando facilmente una polmonite che potrebbe acutizzarsi, fino a provocare una crisi respiratoria (per approfondire sui sintomi e gli effetti del Coronavirus, clicca qui).
Molti Paesi stanno affrontando una vera e propria emergenza sanitaria, in quanto scarseggiano i principali strumenti con cui è possibile affrontare una crisi di questo genere. Guanti, tute protettive, mascherine; questi strumenti devono essere tutti esclusivamente sterili, risultando perciò usa e getta. Questo comporta, quantitativamente, un'enorme richiesta mensile che, nel caso delle mascherine dedicate al personale sanitario, ammonta a circa 90 milioni di pezzi.
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Personale sanitario |
Drop: una mascherina ecosostenibile
Ma ecco che un'azienda in provincia di Ragusa, la Cappello Group, ha sviluppato e collaudato la mascherina "Drop", igienizzabile e riutilizzabile all'infinito. Grazie a questa nuova mascherina si risolvono due problemi principali: il dover reperire mensilmente un'immenso numero di mascherine, ed il non indifferente impatto ambientale causato dallo smaltimento di queste ultime.Tutti i materiali di cui è composta sono Made in Italy: grazie alla sua produzione, non solo si attenueranno i problemi sopra citati, ma si riuscirà a sostenere le aziende italiane in questo periodo di difficoltà economiche.
Il brevetto europeo è già stato depositato e, a partire da fine maggio, la produzione prenderà piede.
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Mascherina Drop |
Charlotte: la valvola salvavita
Ma anche il numero di respiratori per assistere i pazienti non risulta abbastanza.Per tentare di risolvere questo problema, l'azienda Isinnova ed il suo team, capitanato dall'ingegnere Cristian Fracassi, dopo aver ricevuto il progetto ideato dall'ex Primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, il Dott. Renato Favero, ha tentato di convertire delle maschere da snorkling in respiratori per i pazienti. In che modo? Attraverso una valvola, battezzata Charlotte, che consente, una volta attaccata attraverso un tubo ad un produttore di ossigeno o aria mista a ossigeno, al paziente di poterla respirare; l'aria che il paziente espirerà, verrà, prima di essere dispersa nell'ambiente, fatta passare attraverso un filtro.
La valvola è stata brevettata affinchè vengano evitate speculazioni sul prezzo; nonostante ciò, il suo progetto è stato reso pubblico a tutti gli ospedali dello Stato, in modo che la valvola possa essere facilmente stampata in 3D.
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Valvola Charlotte applicata alla maschera da snorkling. |
Fonti:
[1] https://www.r101.it/news/fuori-onda-news/1259021/ingegnere-converte-maschere-da-sub-in-respiratorie.html
[2] https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/coronavirus-maschera-snorkeling-1.5079563
[3] https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/03/24/coronavirus-maschera-decathlon-respiratore.html
[4] http://www.strettoweb.com/2020/04/drop-mascherina-si-compra-una-sola-volta-riutilizzabile-infinito-sicilia/1002973/