mercoledì 13 maggio 2020

STEP#16: UN PROTAGONISTA

Sono stati innumerevoli gli inventori che decisero di brevettare delle perle nate dal loro ingengo ma, nel corso del XIX e XX secolo un uomo in particolare si distinse per l'ingente quantità di brevetti che depositò: stiamo parlando proprio di Thomas Edison.


Thomas Alva Edison nasce a Milan, Ohio l'11 Febbraio 1847. L'ultimo di 7 fratelli, di cui ne sopravviveranno solo 4, Edison lascia la scuola all'età di 10 per dedicarsi al lavoro manuale per aiutare la famiglia ad andare avanti. Successivamente lavorerà per un giornale e, nel 1868, depositerà il suo primo brevetto, un registratore di voto elettrico.
Nel 1876, Edison costruì il suo laboratorio a Menlo Park (da qui deriva il suo soprannome "mago di Menlo Park") e divenne un rinomato inventore.
C'è veramente tanto da dire sulla vita di questa mente geniale (se vuoi leggere la biografia integrale, clicca qui) e bisogna riconoscere che, grazie alla sua ingente disponibilità economica e alla sua attitudine da businessman, egli fu in grado di acquistare vari brevetti di altri proprietari per poi ottimizzarli, anche grazie all'aiuto dei suoi fidati dipendenti.
In tutto l'arco della sua vita, Edison depositò 1093 brevetti registrati a suo nome, guadagnando così la fama di uno dei più prolifici inventori del suo tempo:
  • 389 riguardanti energia e luce elettrica; 
  • 195 riguardanti il fonografo;
  • 150 riguardanti il telegrafo;
  • 145 riguardanti batterie;
  • 34 riguardanti il telefono;
  • e molti altri ancora.
Edison morì a causa del diabete di cui soffriva il 18 Ottobre 1931 nella sua casa di West Orange; il suo ultimo brevetto ("Holder for Article to be Electroplated") venne ufficialmente registrato 2 anni dopo, nel 1933.

Il suo ultimo brevetto

US1908830A


Edison fu un uomo poliedrico, che si interessò a svariati campi della tecnologia, della chimica e delle scienze in generale; la sua vita, inoltre, fu un continuo successo anche grazie alle proprie inclinazioni e alla propria capacità di adattarsi ad ogni situazione.


Fonti:
[1] https://www.history.com/topics/inventions/thomas-edison
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Edison

STEP#15: NEL NOVECENTO

Il Novecento fu un'epoca eterogenea, che vide in atto ben due Guerre Mondiale le quali, purtroppo, segnarono nel profondo il genere umano.
I brevetti creati in questo secolo sono innumerevoli e molti hanno rivoluzionato il campo della tecnica ma, in questo post, ci concentreremo solamente su le varie convenzioni e leggi che, finalmente, portarono alla formazione degli Uffici Brevetti e leggi brevettuali come le conosciamo oggi.

Provvedimenti a livello nazionale

Stati Uniti

Nel 1952 viene promulgata un'altra Patent Act, che andrà a chiarificare e semplificare la legge sui brevetti già esistente ma non solo: tramite questo atto viene aggiunto il requisitò della non-ovvietà dell'invenzione.
Essa è suddivisa in 4 parti:
  1. Vengono elencate le disposizioni dell' USPTO ed il potere e i doveri di quest'ultimo;
  2. Viene chiarificato come e quando è possibile ottenere un brevetto;
  3. Tratta dei brevetti in sè e del tipo di protezione che forniscono;
  4. Riguarda il Patent Cooperation Treaty.

Altri Paesi

In altri paesi del globo, come la Germania, l'Inghilterra, la Nuova Zelanda... durante la prima parte del Ventesimo secolo vengono promulgate moltissime leggi dedite a organizzare e chiarificare procedimenti e requisiti legati al mondo brevettuale.
Data la rapida nascita ed evoluzione di nuove branche scientifiche, è risultato necessario l'aggiornamento dei preesistenti Uffici Brevetti e la creazione di organi supra-nazionali.

Provvedimenti a livello internazionale ed europeo

Ecco le più significarive convenzioni che, a livello internazionale ed europeo, hanno costituito degli organi omogenei, dedicati alla preservazione della proprietà intellettuale e industriale.

WIPO

In italiano Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, viene fondata nel 1967 ed è un corpo appartenente all'organizzazione delle nazioni unite. I suoi obbiettivi sono principalmente due:
  1. Promuovere la tutela della proprietà intellettuale in tutto il mondo;
  2. Assicurare la cooperazione amministrativa tra le Unioni di proprietà intellettuale, centralizzandole.
Logo dell WIPO

Trattato di cooperazione in materia di brevetti

Firmato a Washington il 19 giugno del 1970, è un trattato a livello internazionale e multilaterale, che entrò in vigore solamente il 24 gennaio 1978. Inizialmente aderirono solamente 14 Stati ma, al giorno d'oggi, i membri sono diventati 148; grazie ad esso, se un inventore che appartiene ad uno Stato aderente desidera fare una domanda di brevetto, l'ufficio a cui dovrà rivolgersi risulterà unico. Per i richiedenti italiani, l'ufficio di referenza è l'Ufficio Europeo dei brevetti.
Ecco il trattato in versione pdf.


Convenzione sulla Concessione dei Brevetti Europei

Tenutasi il 5 ottobre 1973 a Monaco di Baviera, deliberò un trattato in cui tutti gli Stati Membri firmatari si sarebbero rivolti all'Ufficio Europeo dei brevetti per chi volesse depositarne uno. Tramite il trattato risulta possibile un rilascio brevettuale unificato a tutti i paesi sottoscriventi.
Per vedere come si può ottenere un brevetto a livello europeo, clicca qui.

Francobollo commemorativo

Accordo TRIPs

In inglese The Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights, l'accordo venne firmato il 1 gennaio del 1995 promosso dal WTO, l'organizzazione mondiale del commercio. L'accordo è stato stilato con l'obiettivo di creare uno standard nella considerazione dell proprietà intellettuale in generale; infatti non tratta solo di brevetti, ma anche di marchi, questioni di copyright, industrial design e altro.
L'obiettivo principale è quello di assottigliare le differenze che esistono nei vari sistemi nazionali, principalmente nei confronti della protezione della proprietà intellettuale; ogni governo dei paesi firmatari deve rispettare il livello minimo di protezione imposto dall'accordo.

Logo WTO


Fonti:
[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Patent_Act_of_1952
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Brevetto#La_brevettazione_internazionale
[3] https://petpat.lv/en_lv/news/a-brief-history-of-the-patent-system/
[4] https://onlinellm.usc.edu/blog/history-of-patent-law/
[5] https://www.ufficiobrevetti.it/wipo/

STEP#14: NELL'OTTOCENTO

Diciannovesimo secolo. Siamo in piena Rivoluzione Industriale, che entra nella sua seconda fase, caratterizzata dalla scoperta di nuove forme di energia, come il petrolio e l'elettricità e dallo sviluppo di nuovi mezzi di trasporto. È il momento della Belle Epoque, della fiducia cieca nel progresso, nella scienza e nella tecnica.

Ecco alcuni brevetti interessanti e, soprattutto, le tappe fondamentali che ci fanno sempre più avvicinare a un sistema ufficiale in grado di rilasciare brevetti seguendo delle regole ben precise.

La Pen-y-Darren

Venne brevettata nel 1804 da Richard Trevithick ed è la prima locomotiva alimentata a vapore che riuscì a percorrere una ferrovia, con la bellezza di 5 vagoni e 70 uomini di carico: è considerabile come il primo treno della storia della tecnologia. In seguitò egli vendette i suoi brevetti, ma diede un grande shock alla comunità scientifica, dimostrando possibile qualcosa che, fino a meno di un secolo prima, veniva considerata come mera fantasia.

La Pen-y-Darren


Brevetto "al femminile"

Il 5 maggio 1809, Mary Dixon Kies decide di rompere gli stereotipi femminili e deposita il suo brevetto, riguardante un nuovo processo di intrecciatura dei fili di paglia con quelli di seta, dedicata alla produzione di cappelli. Ovviamente non fu la prima donna a inventare nuove procedure o simili, ma fu la prima a brevettare una propria invenzione negli Stati Uniti. Purtroppo non ricevette mai gli incassi che le sarebbero spettati, ma la sua nuova tecnica diede un enorme "boost" nella produzione di cappelli a livello transatlantico.

Mary Kies

Dal punto di vista legale...

Questo secolo si rivelò fondamentale per l'introduzioni di Uffici dedicati e nuove leggi per quanto riguarda la brevettabilità delle nuove invenzioni.

Stati Uniti

Nel 1802 venne aperto il primo Ufficio Brevetti degli USA, che oggi porta il nome di USPTO (United States Patent and Trademark Office).  Con il Patent Act datato 1836, questo ufficio venne leggermente modificato da un punto di vista amministrativo e, cosa importantissima, tutti i brevetti finora registrati vennero resi accessibili al pubblico, in modo tale da permettere a chi volesse brevettare una propria invenzione, di effettuare una ricerca di anteriorità; in questo modo la qualità dei brevetti aumentò considerevolmente. Inoltre fu possibile richiedere un'estensione di 7 anni rispetto ai 14 originari della durata del proprio brevetto, solo di fronte a delle ragioni appropriate. Da quel momento in poi, i nuovi brevetti vennero registrati tramite un numero, mentre tutti quelli precedenti venivano accompagnati dalla lettera X.


Il primo brevetto registrato a partire dal Patent Act


Regno Unito

Nell'Impero Britannico si stavano creando delle tensioni molto simili a quelle di due secoli prima: i brevetti venivano rilasciati in modo arbitrario, andando a benificiare pochi alle spese del popolo. Molti articoli "anti-brevetti" vennero pubblicati, ma non si arrivò mai ad una abolizione definitiva del sistema. Quest'ultimo, c'è da riconoscere, risultava ormai troppo obsoleto per la società dinamica che si stava venendo a formare: il processo per ottenere un brevetto era lungo, dispendioso, e gli uffici dedicati non erano gestiti da persone competenti.
Ma le cose cambiarono con il Patent Law Amendment Act datato 1852 che stabilì il primo Patent Office inglese nell'ottobre dello stesso anno; il vecchio sistema venne rinnovato completamente. Infatti la procedura venne semplificata, divenne obbligatorio presentare una descrizione della propria invenzione, furono resi pubblici gli archivi brevettuali, non fu più necessario richiedere diversi brevetti per i diversi paesi presenti nell'isola britannica ed i costi della procedura vennero ridotti di almeno 3/4.
Nel 1883 venne emesso il Patents, Designs, and Trade Marks Act, grazia al quale vennero introdotte le esaminazioni delle invenzioni affinchè si constatasse che la descrizione risultasse fedele al progetto: non venivano ancora effettuate ricerche sulla novità dell'invenzione.

Patents, Designs, and Trade Marks Act

Francia

Le leggi concernenti i brevetti prevedevano delle procedure piuttosto blande, senza nessuna commissione che giudicasse l'invenzione in questione: questo aspetto venne fatto notare molto spesso durante la prima metà del 1800 (venne fatta presente nel 1811 e 1814) e solo nel 1828 venne formata una commissione che sis arebbe dovuta occupare di una riforma sulle leggi sui brevetti.
Nel 1844 finalmente viene promulgata una legge a riguardo, sospinta anche da un clima particolare che permeava in tutta Europa; da un punto di vista economico e industriale la Francia aveva bisogno di una spinta, soprattutto nel campo dei macchinari. La legge prevedeva 3 tipi di invenzioni: nuovi prodotti industriali, nuovi metodi e la nuova applicazione di metodo già conosciuti nel campo industriale. Inoltre l'invenzione doveva soddisfare due requisiti: di essere nuova e avere un carattere industriale. Processi puramente teorici non potevano essere brevettati.
Con questa nuova legge si voleva andare a risollevare l'economia francese.


La Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale

Venne firmata a Parigi il 20 marzo 1883 e fu uno dei primi trattati concernenti la proprietà industriale e intellettuale. Venne allora firmata solamente da 11 Paesi (Belgio, Brasile, Francia, Guatemala, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, El Salvador, Serbia, Spagna e Svizzera) e "fu uno dei primi trattati volti a tutelare la proprietà industriale nel senso più ampio, applicandosi a marchi, brevetti, modelli di utilità, disegni e modelli industriali" (fonte); essa riconosce tramite il diritto di reciprocità l'uguaglianza in fatto di trattamento di proprietà industriale e intellettuale in tutti i paesi e, tramite il diritto di priorità la possibilità di depositare in un Paese appartenente all'Unione il proprio brevetto, avendone, per l'appunto, la priorità assoluta. Così si minimizzava il rischio del "furto di idee" tra scienziati di differenti paesi.

Francobollo commemorativo


Fonti:
[1] https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_patent_law
[2] https://petpat.lv/en_lv/news/a-brief-history-of-the-patent-system/
[3] https://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Trevithick
[4] https://artpatent.ru/en/news/the-inventions-no-one-believed-in-locomotive/
[5] https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_United_States_patent_law
[6] https://www.createip.co.nz/brief-history-patents/
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_di_Parigi_per_la_protezione_della_propriet%C3%A0_industriale
[8] https://eh.net/encyclopedia/an-economic-history-of-patent-institutions/
[9] https://halshs.archives-ouvertes.fr/halshs-00544730v2/document
[10] https://core.ac.uk/download/pdf/47163074.pdf

STEP#13: NEL SETTECENTO

Questo secolo risulta caratterizzato da un dinamico sviluppo delle scienze e delle tecnologie; nascono nuove Accademie delle Scienze, nasce il movimento dell'Illuminismo, grazie al quale si riesce a dare una spinta non indifferente allo sviluppo di molteplici discipline scientifiche, prende piede la Prima Rivoluzione industriale, nasce la scienza che si dedica allo studio dell'elettricità ecc...

Insomma, questo secolo rivoluzionerà profondamente la visione e l'approccio nei confronti della scienza sia teorica che pratica.
Vediamo i principali avvenimenti che concernono il verbo in questione, "brevettare".


Il boom dell'industria tessile

L'industra tessile cominciò a prendere piede, in questo secolo, principalmente in Inghilterra, grazie a vari fattori economico-sociali che ne facilitarono l'evoluzione.
Infatti nella grande isola non persistevano guerre, non erano presenti confini doganali ed era largamente disponibile la materia prima del filato (lana, cotone).

Il Flying Shuttle 

Un'invenzione che sicuramente diminuì drasticamente i tempi di produzione fu quello della spoletta volante, inventata da John Kay, consentendo così un tipo di tessitura automatica.
Brevettata nel 1733, venne cominciata ad essere utilizzata solo a partire dagli anni 50 e 60 del secolo. Essa consisteva in una navetta, contenente una spoletta intorno alla quale veniva avvolto il filato, la quale veniva lanciata da un'estremità all'altra dell'ordito: questo spostamento, inizialmente, veniva principalmente svolto a mano, ma successivamente venne automatizzato anch'esso.
Grazie a questo piccolo strumento, l'ordito veniva intrecciato molto più rapidamente e lungo una larghezza maggiore.

Flying Shuttle passata attraverso le trame

 

Il Water Frame

Inventata da Richard Arkwright e brevettata nel 1769, questo filatoio idraulico era utilizzato per la realizzazione di fili in cotone. Questo macchinario era azionato da una ruota idraulica che imprimeva maggiore potenza rispetto a quella che gli uomini potevano fornire, perciò la lunghezza del filato aumentò decisamente.
Purtroppo era possibile produrre dolo un filo alla volta, finchè non venne inventato il filatoio a intermittenza di Samuel Crompton.

Filatoio Idraulico

 

La Spinning Jenny

Brevettata nel 1770 da James Hargreaves, questo filatoio semi-automatico permise di produrre con l'abbondante quantità di fili in arrivo dai processi velocizzati di filatura, una corrispondende quantità di abiti e tessuti; inizialmente la macchina poteva ospitare 8 fusi che, alla fine del secolo, aumentarono fino a 120.
Per vedere come funziona, clicca qui!

Spinning Jenny migliorata

L'epoca del vapore

Un altro elemento caratteristico di questo secolo è l'invenzione delle macchine azionate dal vapore che, grazie alla propria energia termica, permise di produrre un'enorme quantità di energia meccanica. Da questo secolo in poi questo tipo di energia, permetterà di tenere in vita enormi costruzioni, come treni, macchine e intere fabbriche.

La Atmospheric Engine di Thomas Newcomen

Questa macchina alimentata dalla produzione di vapore, fu inventata da Thomas Newcomer nel 1705, ma venne brevettata nel 1712. Si ritiene la prima macchina a vapore utilizzata in dei processi industriali, in quanto veniva principalmente utilizzata per estrarre l'acqua dalle gallerie delle miniere di carbone e di metalli.
Per vedere come funziona, clicca qui!

Progetto della macchina di Newcomen


La Steam Engine di James Watt

Macchine alimentate dall'energia del vapore già ne esistevano, ma James Watt riuscì a segnare profondamente l'andamento produttivo delle fabbriche del suo tempo.
Dopo aver analizzato i macchinari precedenti (tra cui la stessa macchina di Newcomen), cercando di capire in che cosa poteva migliorarli, in seguito di incessanti esperimenti, Watt brevetta il suo metodo "per ridurre il consumo di vapore e carburante nelle macchine a vapore" il 25 Aprile 1769. Grazie all'investimento di vari imprenditori, tra cui l'imprenditore Boulton, nel 1775 riesce a costruire una versione funzionante: da quel momento in poi verrà utilizzata in innumerevoli fabbriche, in quanto riuscì a garantire un non indifferente risparmio energetico.
Per vedere come funziona, clicca qui!

Progetto della Macchina di Watt

Brevetto originale(pag3)
Brevetto originale(pag1)
Brevetto originale(pag2)
                       

Nel mondo legislativo

Ci furono importanti passi avanti nella regolarizzazione del rilascio di brevetti negli USA, ed una legge che venne varata in Francia. Vediamo quali sono.

Il Patent Act

Negli Stati Uniti fino a quel momento ogni governo coloniale poteva rilasciare dei privilegi di produzione e vendita a chi lo richiedeva, ma non esisteva un potere centralizzato che gestisse in modo rigido la questione. Nel 1790, invece, tramite il Patent Act si stabilirono delle leggi ben precise affinchè si potesse concedere un brevetto: venne fondato un comitato formato da tre ministri che, in seguito ad un'attenta analisi dell'invenzione presentata, decideva se rilasciarne o no il brevetto.

La prima invenzione riconosciuta da questa nuova modalità fu quella legata ad una tecnica di produzione del cloruro di potassio, brevettata da Samuel Hopkins nello stesso 1790

Patent Act


La Legge francese

In Francia venne varata nel 1791 una legge concernente i brevetti ma che non fu di troppo spessore: per avere un passo importante bisogna aspettare il 1844.
Non si prevedeva una giuria che analizzasse l'invenzione proposta, perciò ci si limitò solamente a tenere una sorta di inventario, nel quale però spesso si trovavano doppioni e variazione di stesse invenzioni. Questo soprattutto pechè il brevetto veniva visto come un "diritto naturale" nei confronti dell'inventore e poteva essere garantito per la durata di 5, 10 o 15 anni; nonostante tutto, raramente gli inventori richiedevano il rilascio di un brevetto, a causa dei loro costi proibitivi.


Fonti:
[1] http://vitofornari.blogspot.com/2015/12/la-rivoluzione-industriale-settore.html
[2] https://aulascienze.scuola.zanichelli.it/ieri-oggi-scienza/james-watt-e-la-macchina-a-vapore-che-ha-innescato-la-rivoluzione-industriale/
[3] http://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2009/06/20061109005_11.pdf
[4] https://books.google.it/books?id=oRqODAAAQBAJ&pg=PT33&lpg=PT33&dq=legge+sui+brevetti+francia+1791&source=bl&ots=QpzGKPTQOl&sig=ACfU3U3ktrIQISBYdVr8JMHA-8VT-rCo7w&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjzxIrUh-HpAhXrSRUIHVINA2AQ6AEwAnoECAcQAQ#v=onepage&q=legge%20sui%20brevetti%20francia%201791&f=false

STEP#25: POST FINALE

Ed eccoci giunti al post finale di questo blog; dopo quasi tre mesi di ricerche e pubblicazioni, penso che sia il caso di fare un riassunto ...