venerdì 24 aprile 2020

STEP#11: TORNARE A RESPIRARE AL TEMPO DEL COVID-19

A partire da qualche mese a questa parte la popolazione mondiale sta affrontando un nemico che, anche se sotto spoglie diverse, ha, in diverse fasi storiche, messo in ginocchio gran parte del globo.

Uno sguardo generale

Il nostro nuovo nemico è stato catalogato come SARS-CoV-2, più comunemente conosciuto come Coronavirus, il quale ha scatenato una pandemia estesa a tutto il territorio mondiale ed in continua evoluzione ed espansione (per osservare i dati aggiornati, clicca qui).
Questo virus colpisce in maniera molto profonda il sistema respiratorio, causando facilmente una polmonite che potrebbe acutizzarsi, fino a provocare una crisi respiratoria (per approfondire sui sintomi e gli effetti del Coronavirus, clicca qui).

Molti Paesi stanno affrontando una vera e propria emergenza sanitaria, in quanto scarseggiano i principali strumenti con cui è possibile affrontare una crisi di questo genere. Guanti, tute protettive, mascherine; questi strumenti devono essere tutti esclusivamente sterili, risultando perciò usa e getta. Questo comporta, quantitativamente, un'enorme richiesta mensile che, nel caso delle mascherine dedicate al personale sanitario, ammonta a circa 90 milioni di pezzi.


Personale sanitario

 

Drop: una mascherina ecosostenibile

Ma ecco che un'azienda in provincia di Ragusa, la Cappello Group, ha sviluppato e collaudato la mascherina "Drop", igienizzabile e riutilizzabile all'infinito. Grazie a questa nuova mascherina si risolvono due problemi principali: il dover reperire mensilmente un'immenso numero di mascherine, ed il non indifferente impatto ambientale causato dallo smaltimento di queste ultime.
Tutti i materiali di cui è composta sono Made in Italy: grazie alla sua produzione, non solo si attenueranno i problemi sopra citati, ma si riuscirà a sostenere le aziende italiane in questo periodo di difficoltà economiche.
Il brevetto europeo è già stato depositato e, a partire da fine maggio, la produzione prenderà piede.


Mascherina Drop


Charlotte: la valvola salvavita

Ma anche il numero di respiratori per assistere i pazienti non risulta abbastanza.
Per tentare di risolvere questo problema, l'azienda Isinnova ed il suo team, capitanato dall'ingegnere Cristian Fracassi, dopo aver ricevuto il progetto ideato dall'ex Primario dell’Ospedale di Gardone Valtrompia, il Dott. Renato Favero,  ha tentato di convertire delle maschere da snorkling in respiratori per i pazienti. In che modo? Attraverso una valvola, battezzata Charlotte, che consente, una volta attaccata attraverso un tubo ad un produttore di ossigeno o aria mista a ossigeno, al paziente di poterla respirare; l'aria che il paziente espirerà, verrà, prima di essere dispersa nell'ambiente, fatta passare attraverso un filtro.
La valvola è stata brevettata affinchè vengano evitate speculazioni sul prezzo; nonostante ciò, il suo progetto è stato reso pubblico a tutti gli ospedali dello Stato, in modo che la valvola possa essere facilmente stampata in 3D.


Valvola Charlotte applicata alla maschera da snorkling.

Fonti:
[1] https://www.r101.it/news/fuori-onda-news/1259021/ingegnere-converte-maschere-da-sub-in-respiratorie.html
[2] https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/coronavirus-maschera-snorkeling-1.5079563
[3] https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/03/24/coronavirus-maschera-decathlon-respiratore.html
[4] http://www.strettoweb.com/2020/04/drop-mascherina-si-compra-una-sola-volta-riutilizzabile-infinito-sicilia/1002973/

STEP#10: UNA PELLICOLA

In questo step ci immergeremo nel mondo del cinema, alla ricerca di una scena in cui si possa riconoscere il verbo scelto, o una sua rilveante caratteristica.
Il film che ho deciso di prendere in considerazione è Flash of Genius, un film del 2008 che tratta della lotta giuridica tra l'inventore dei tergicristalli a intermittenza, Robert Kearns, e la compagnia automobilistica Ford, che ingiustamente si era appropriata della sua invenzione, che aveva persino brevettato.

Ecco una scena del film che, con una semplicità disarmante, spiega che è possibile inventare qualcosa di completamente nuovo seppur usando delle invenzioni già esistenti: questo è il cuore della novità, requisito necessario per ogni brevetto.



martedì 14 aprile 2020

STEP#09: A COLPI DI PENNELLO

L'orgoglio italiano Alessandro Volta, dopo anni di studi ed esperimenti interessandosi alle teorie di Luigi Galvani, il 20 marzo 1799 annuncia ufficialmente l'invenzione della sua pila elettrica. In seguito al riconoscimento ufficiale di tale creazione da parte della Royal Society, la sua fama si estese al di fuori del paese, fino a raggiungere Napoleone Bonaparte.

Nel seguente quadro di Giuseppe Bertini, datato 1891, raffigura l'incontro risalente al 7 novembre di 90 anni prima tra queste due personalità, in cui lo scienziato mostra fieramente la sua pila al generale. Quest'ultimo rimase così deliziato, che decise di premiarlo con un'ingente somma di denaro e la Legion d'Onore.

Alessandro volta mostra la pila a Napoleone, Giuseppe Bertini, 1891
Il quadro è conservato nel Tempio Voltiano, nei pressi di Como.

Fonti:
[1] https://www.ilbrevetto.news/2019/03/28/alessandro-volta-la-pila/
[2] https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera-sette/20150814/283935996439440
[3] https://www.torinoggi.it/2019/07/26/leggi-notizia/argomenti/idee-in-sviluppo/articolo/italiani-popolo-dinventori-5-invenzioni-made-in-italy-che-hanno-fatto-la-storia.html
[4] http://www.mondi.it/almanacco/voce/308003

STEP#08: PROPRIETÀ INTELLETTUALE NELL'ANTICHITÀ: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Il brevetto come lo conosciamo oggi, non vanta origini antiche; infatti il primo organo che si preoccupò di riservare attenzioni agli inventori venne promulgato nella Repubblica di Venezia il 19 marzo 1474, sotto il nome di Statuto dei Brevetti.

Ciononostante, già a partire dall'Antica Grecia, siamo in grado di rintracciare dei sistemi, seppur molto rudimentali, di tutela della proprietà intellettuale e industriale.

Un brevetto "gourmet"

Lo scrittore egizio Ateneo Nucrati, nella sua opera I Dipnosofisti, ci racconta in un excursus di una pratica eseguita nella città di Sibari, intorno al VII-VI secolo a.C.
È il primo esempio documentato di un sistema brevettuale vero e proprio, dedicato non a un'invenzione tecnologica, ma a una ricetta culinaria: a colui che avesse inventato una ricetta originale ed elaborata, veniva riconosciuto ufficialmente il diritto esclusivo di poterla produrre e venderla per 12 mesi, senza che nessuno potesse copiarla. In questo modo si voleva incentivare l'inventiva dei cittadini, affinchè tutti potessero goderne, in primis il suo creatore.
 
The Dinner, Lawrence Alma Tadema, 1873, olio su legno

 

Un'epoca di privilegi

Sotto il regno dei primi sovrani della dinastia Tolemaica, ricordati per il loro interesse nei confronti di artisti e inventori (il loro diritto prevedeva l'esilio per chiunque copiasse un'opera letteraria), operava l'ingegnere greco Ctesibio di Alessandria, attivo durante III secolo a.C.
Di origini modeste, figlio di un barbiere, Ctesibio dimostrò sin da fanciullo di avere una mente brillante; ed è così che grazie sia alle sue macchine, soprattutto di uso bellico e pubblico, frutto di un ingegno fuori dal comune, sia alla sua fortuna di vivere sotto dei sovrani che sostenevano le arti e i loro artisti, riuscì a scalare la piramide sociale.
Ctesibio viene tutt'oggi considerato come uno dei pionieri dell'idraulica, il quale partorì dal suo ingegno macchine sia di carattere ludico, dedicandosi alla costruizione di "giocattoli" come automi, che utilitario. L'invenzione a lui attribuita da scrittori attendibili come Vitruvio, Plinio il vecchio, Trifone, Filone e che lo rese più famoso fu sicuramente l'hydraulis, il primo organo a canne che venne mai costruito. Esso veniva gestito da tre persone, due delle quali si occupavano di pompare aria attraverso dei pistoni laterali, la quale poi si sarebbe incalanata nelle canne di varie dimensioni che sovrastavano la cassa principale; il terzo si occupava di eseguire la melodia attraverso una rudimentale tastiera. Questo strumento divenne così famoso da venir utilizzato durante gli intrattenimenti pubblici ed eventi cerimoniali a Roma e Bisanzio.
Dopo la sua morte, Ctesibio verrà per sempre riconosciuto un grande inventore, che contribuì senza dubbio allo sviluppo tecnologico delle epoche successive.
 

Mosaico Romano, Villa Nennig

 

L'altra faccia della medaglia

Ma gli inventori nell'antichità non andavano sempre incontro a un destino di fama e riconoscimenti.
Nonostante non ci sia pervenuta alcuna testimonianza materiale dell'invenzione in questione, due autori latini molto stimati e attendibili, Petronio e Plinio il vecchio, raccontano della vicenda di un vetraio romano, che sostenne di aver scoperto come produrre un vetro infrangibile.

Lo scrittore naturalista Plinio il vecchio racconta, seppur con le dovute riserve, di come un vetraio anonimo romano che, dopo aver mostrato all'imperatore Tiberio(14-37d.C) la sua invenzione, invece di ricevere elogi e premi in denaro, si ritrovò senza più una bottega, distrutta dai soldati per ordine dell'imperatore stesso.

Plinio il vecchio

La versione di Petronio, autore di opere di satira, dal tono e stile di vita diametricalmente opposti a quelli di Plinio, è un po' più drammatica e romanzata. Il vetraio in questione chiese un'udienza con l'imperatore (non si dice specificatamente quale), che venne accettata; una volta lì, l'uomo dimostrò in maniera pratica l'indistruttibilità del suo vetro, gettandolo al suolo e prendendolo di forza a martellate. L'imperatore rimase sconcertato e, dopo aver chiesto al vetraio se egli fosse l'unico a essere a conoscenza della tecnica di produzione, l'uomo rispose in maniera affermativa. Il sovrano, dunque, procedette a condannarlo a morte. Petronio, in conclusione scrive:

Postquam negavit, iussit illum Caesar decollari: quia enim, si scitum esset, aurum pro luto haberemus.

Tradotto: "Quando disse di no, Cesare ordinò che quello fosse decapitato: perché infatti, se si fosse saputo, valuteremmo l'oro come fango."

Petronio Arbitro

L'imperatore decise di insabbiare l'invenzione del vetraio affinchè non avvenisse una crisi economica causata dalla svalutazione dei metalli preziosi: una crisi del genere avrebbe rischiato di far collassare l'intero Impero.
Ovviamente, non abbiamo prove certe che questa vicenda sia accaduta veramente, in quanto alcuni autori la considerano solo una leggenda.

Fonti:
[7] Nascita ed evoluzione della proprietà intellettuale, Salvatore di Palma, 2019, Book Sprint Edizione.

domenica 5 aprile 2020

STEP#07: E NELLA MUSICA

Dopo aver esplorato il mondo della prosa, come abbiamo fatto nello step 06,  ci concentreremo sulla sua controparte essenziale e complementare: la poesia.
Ma cosa si può definire poesia? L'enciclopedia Treccani ci dice che è poesia "L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione"[1]; possiamo allora dire che le canzoni siano delle poesie in tutto e per tutto.
Nel 2002 Jovanotti pubblica l'album  Lorenzo 2002: Il quinto mondo, nel quale l'artista si vede impegnato politicamente, battendosi per i diritti umani e per la difesa dell'ambiente, promuovendo la tolleranza, il rispetto e la solidarietà.

"La vita vale" è la sesta traccia dell'album che, nonostante sia stata scritta 18 anni fa, ha un sapore tutto attuale; il testo è una denuncia contro il sistema in cui l'uomo risulta intrappolato, schiavo della modernità e dell'economia.
Ecco una parte che potrebbe interessarci:


Che un brevetto di una medicina
Vale più della vita di una bambina
Posso capire che così si salvaguarda il lavoro
Vorrei vedere fosse figlia loro


Jovanotti qui vuole far presente di come la società contemporanea sia esclusivamente interessata al profitto, senza pensare alla vita dei più bisognosi, che potrebbero essere salvate o almeno migliorate se si pensasse meno ai propri benefici economici.
Di come un brevetto, volto a al guadagno dell'inventore, possa, con la sua esistenza, negare dei privilegi che solamente coloro che riescono a pagare, possono avere.





Fonti:
[1] http://www.treccani.it/vocabolario/poesia/
[2] https://significatocanzone.it/la-vita-vale
[3] https://genius.com/Jovanotti-la-vita-vale-lyrics

STEP#06: UN SALTO NELLA LETTERATURA

Quando ci si occupa di argomenti di ambito scientifico, o semplicemente collegati in qualche modo ad esso, non ci si aspetterebbe mai di entrare in un mondo prettamente umanistico, come quello della letteratura; ma ecco qui un libro che ha come tema centrale l'azione-topic del mio blog, "brevettare".

Disponibile gratuitamente online, il libro La Filosofia del Brevetto è formato da undici brevi racconti (accompagnati dalle illustrazioni di Felix Petruška), precedentemente pubblicati in modo separato, mese dopo mese, sulla rivista Wired.
Il concetto alla base di questa opera di Marco Mavaldi è molto semplice, ma allo stesso tempo brillante e si riassume alla perfezione in una domanda: "cosa sarebbe successo se le grandi invenzioni di gente come Zuckerberg o Leonardo da Vinci fossero state bloccate, bocciate o rimandate da un ottuso funzionario pubblico?"[1]
L'autore decide così di far affrontare undici menti geniali dei nostri secoli con alcuni impiegati di un ipotetico Ufficio Brevetti, dotati di poca fantasia e flessibilità mentale.

Ecco qui un estratto del primo racconto, in cui l'impiegato respinge l'idea della Macchina Volante di Leonardo da Vinci:

"-Vedete, messer Leonardo, una invenzione è una organizzazione dei fenomeni naturali che l’uomo, ogni uomo, possa sfruttare a proprio piacimento. Quello che mi proponete non è destinato a funzionare. Ci vorrebbe una sorgente di forza non animale, in grado di generare molta forza rispetto a quanto pesa. E, permettetemi una celia, dato che avete studiato sì bene come l’uccello si alza e resta su, una tale sorgente di forza che funzionasse per ogni uomo sarebbe senza alcun dubbio da brevettare.-
- Vero. – Leonardo, senza minimamente sorridere, annuì gravemente."


Illustrazione del racconto

Ecco qui il PDF del libro: http://statics.wired.it/files/site/20150210/la_filosofia_del_brevetto.pdf

Fonti:
[1]: https://www.wired.it/amp/65665/attualita/media/2015/02/10/brevetto-gratis-malvaldi/

STEP#25: POST FINALE

Ed eccoci giunti al post finale di questo blog; dopo quasi tre mesi di ricerche e pubblicazioni, penso che sia il caso di fare un riassunto ...